Le opportunità commerciali dell’agro-alimentare costituiscono un’opportunità da accompagnare a industria e artigianato
Dirigenti NordEst: 01-02 2020
Daniele Damele, Presidente Federmanager FVG
Ci lasciamo alle spalle un 2019 particolare. Pensavamo, dopo dieci anni di crisi socio- economica, di essere usciti dal tunnel. La luce era chiara anche se non ancora abbagliante. La Germania aveva iniziato a traina- re nuovamente l’Europa, ma sì è presto fermata e, si sa, quando la locomotiva “sbuffa” e rallenta i vagoni dietro a lei soffrono. Forse era il caso di puntare di più, a suo tempo, a una Germania europea piuttosto che a un Europa tedesca, ma, tant’è, la situazione è questa. Sugli scenari europei e internazionali potremo soffermarci a lungo. Basti pensare, però, che la nostra situazione geopolitica nel Mediterraneo ci favorisce ancora una volta. Di un tanto occorrerebbe prendere atto e attuare scelte politiche ed economiche nazionali e locali di forte impatto.
Per rendere il 2020 etico occorrerà punta- re, quindi, decisamente sull’occupazione, ovvero sulla creazione di nuovi posti di lavoro a tutti i livelli. Un supporto a ciò deriva senz’altro dalla promozione del Nordest italiano nel mondo dalla Cina agli States, dalla Russia al mondo arabo sino ai Paesi europei superando steccati e visioni miopi. Occorre aprirsi in quanto le opportunità commerciali sono dietro l’angolo e riguardano l’industria l’artigianato e l’agro-alimentare. Dobbiamo promuovere il territorio come brand, favorire la formazione degli opera- tori, attuare una campagna promozionale a 360 gradi con particolare riguardo alle pagine on line delle travel agency. Ma non basta è necessario spingersi sui mercati più promettenti partecipando alle manifestazioni più rilevanti b2b e b2c.
Le aziende del Nordest devono, quindi, migliorare la loro rappresentanza all’estero in quanto così facendo si potrà giungere a una positiva crescita dell’export. In Friuli Venezia Giulia tali dati vedono chiaramente in alto Fincantieri e Danieli e poi il settore enogastronomico. L’augurio è che il 2020 sia l’anno del boom anche delle piccole e media imprese, un vero tesoro di queste terre. L’accordo sulla Via della seta, al di la delle polemiche politiche, porterà indubbi vantagi nelle relazioni con la Cina e in generale con l’area asiatica. L’import di vino da parte della Cina ha raggiunto nel 2018 quota 2,4 miliardi di euro con l’Italia al quarto posto mondiale. C’è spazio per crescere e salire sul podio più alto. A livello generale l’export verso la Cina ci vede attestarci al 3.3% dietro Germania e Gran Bretagna. L’incidenza delle regioni del Triveneto è più bassa della media nazionale: Veneto 2,7, Friuli Venezia Giulia 2,3 e Trentino Alto Adige 1,9. Che fare per conquistare i mercati allora? Investire in tutti i settori, dai macchinari ai beni di consumo, dalla chimica al vino facendo fronte comune. Occorre individuare la via giusta per il progresso e perseguirla con decisione.
In conclusione cosa fare per mantenere un atteggiamento, o meglio addirittura un comportamento all’insegna dell’etica nel 2020? Beh…: gli insegnamenti e le indicazioni che ci giungono da Papa Francesco sono validi non solo per i cattolici.
Nel dettaglio l’augurio etico per il nuovo an- no è far sì che Natale e i buoni sentimenti possano durare e vivere concretamente tut- to l’anno. La speranza è che il 2020 possa risultare un anno di decisa svolta verso l’uscita dalla crisi. Se avremo le antenne della testa e del cuore aperte nel rispetto delle regole come caposaldo della vita sociale certamente andremo spediti e la felicità e Natale, con tutta la sua carica di bontà e amore, durerà tutto l’anno. Auguri sinceri a tutti: buon 2020.