Dirigenti NordEst: 03-04 2020
Antonio Pesante, Federmanager FVG e componente del Comitato Nazionale Pensionati
La pandemia ci ha colti tutti di sorpresa e, data la poca conoscenza delle modalità e dei tempi di diffusione del virus, abbiamo perciò reagito a vista correggendo di volta in volta il percorso.
Ci è stata imposta giustamente, per quasi tre mesi, la quasi totale chiusura del Paese, nell’interesse collettivo. Ciò ha creato il diffondersi di paure e/o contestazioni, ma ha risvegliato il senso di responsabilità e di convivenza che era sopito in noi.
Abbiamo pagato purtroppo un caro prezzo con un alto numero di decessi, oltre 32.000, con una percentuale del 74,6% di persone over 70 anni.
Il comportamento virtuoso della maggioranza dei cittadini ha permesso, il 18 maggio, di passare alla fase 2 del programma COVID-19, con la quale si è liberalizzata la quasi totalità delle restrizioni in atto, compresa la possibilità di trasferte senza limitazioni, all’interno della propria regione.
Queste libertà si basano sulla fiducia e collaborazione di tutti i cittadini e, se si dovessero registrare una ripartenza del numero dei contagiati si dovrà far ritorno alla quarantena.
Per facilitare l’osservanza a questi protocolli sanitari si sta pensando di reclutare 60.000 Assistenti Civici, da affiancare alla Protezione Civile, per garantire la sicurezza e l’applicazione delle regole; anche buona parte di operatori di bar e ristoranti utilizzeranno per lo stesso scopo dei vigilantes.
Tutto ciò riguarda la parte sanitaria, ma il Covid-19 avrà anche un notevole impatto sulla situazione finanziaria del nostro paese e non possiamo nasconderci che l’effetto della pandemia avrà un effetto disastroso sulla stessa, aggravando così la situazione pregressa al Covid-19.
Il giusto supporto, deliberato dal Governo con il Decreto Rilancio, con provvedimenti di sostegno alle varie categorie economiche, ai lavoratori, alle famiglie e a tutti coloro che hanno perso la loro fonte di reddito in questo periodo, prevede lo stanziamento di notevoli risorse straordinarie che porteranno all’aumento del debito pubblico (dall’attuale 137,3% del PIL potrebbe passare a fine 2020 oltre il 155,00% del PIL) che potrebbe raggiungere i 2.500 miliardi.
L’Europa ci verrà in aiuto, non sappiamo ancora come e quando, ma penso sia condivisibile che buona parte, se non tutto, dovrà essere restituito, seppur dilazionato in molti anni. Ci verranno richiesti inoltre decisi cambiamenti strutturali e riforme.
Per dare un aiuto fattivo a queste problematiche, CIDA con Federmanager ha lanciato via web la “MARATONA con i MANAGER”, incontro on line durato circa 17 ore con la presenza di oltre 123.702 persone, molte delle quali sono intervenute per voler e dover essere attori protagonisti del futuro del Paese.
Gli interventi si sono concentrati su rischi, proposte e opportunità per cambiare e riprendersi con particolari suggerimenti su: riduzione drastica dell’evasione fiscale e contributiva (che è valutata circa 100 miliardi anno); seria riforma fiscale; riduzione della burocrazia a tutti i livelli; riduzione della spesa pubblica passiva a favore degli investimenti strutturali, ecc.
Sono emerse molte parole che portano a varie riflessioni: lavoro, nulla è più rinviabile, visione, capacità, pragmatismo, progetti, fiducia e competenza della categoria dirigenziale.
Il Presidente CIDA Mario Mantovani ha concluso con “nella nostra maratona ideale, si parte, si corre e si arriva tutti insieme”.