NOTA STAMPA
FVG – Ormai è passato oltre un anno dall’arrivo della pandemia, che ha stravolto le nostre vite a cominciare dalle abitudini quotidiane, lavoro, studio, relazioni. Le restrizioni hanno imposto il distanziamento sociale, nuovi modi di spostamento, incontri, fare lo sport. Questa pandemia prolungata ha posto tante domande sull’andamento e la gestione dell’emergenza sanitaria, sulla prevenzione, sui vaccini, sulle prospettive future post-pandemia.
Questo è stato il focus del webinar “Aspetti epidemiologici del COVID con attenzione alla situazione regionale” con l’ospite d’eccezione il prof. Fabio Barbone, Professore di Igiene ed Epidemiologia Università degli studi di Udine e Coordinatore del Monitoraggio Epidemiologico COVID per la Regione Friuli-Venezia Giulia, che davanti all’auditorio virtuale di numerose presenze ha risposto alle domande di Daniele Damele, Presidente di Federmanager FVG, e Cosimo Quaranta, Rappresentante di CIMO FVG all’interno di CIDA FVG.
Barbone ha ampiamente illustrato la situazione della pandemia a cominciare dalle sue origini, caratteristiche e modalità di trasmissione. Agli inizi la prima cosa da fare era predire cosa sarebbe successo in assenza o con pochissime informazioni a disposizione. Sono stati chiamati i migliori specialisti della regione con gli importanti background di matematica e modellistica per creare le previsioni sul numero delle persone infette, pazienti ospedalizzati e ricoverati nella terapia intensiva, che nella prima ondata di marzo-aprile sono state davvero precise. Attraverso i numeri e grafici ha, poi, dimostrato quanto la scelta del primo lockdown serrato sia stata estremamente efficace in FVG rispetto alle altre regioni del Nord Italia sia per numero dei contagiati sia per indicatori di mortalità. Ha poi proseguito con l’evoluzione della pandemia nel periodo estivo, quando i numeri dei nuovi contagi erano scesi, così come l’età media delle persone che hanno contratto il virus, dovuta sostanzialmente al ritorno dalle vacanze da Paesi ad alta incidenza dei contagi. Il professore ha voluto evidenziare e spiegare i motivi delle diverse modalità restrittive che sono state introdotte onde evitare le conseguenze devastanti con l’arrivo di nuove ondate. Nonostante il miglioramento di tanti indicatori nel mese di febbraio purtroppo la situazione nella nostra regione ha cominciato peggiorare negli ultimi giorni, causata dall’ulteriore terza ondata, soprattutto nelle ex province di Udine e Gorizia. Le vaccinazioni nella nostra Regione vanno abbastanza bene – ad oggi sono state somministrate 120.660 dosi su 155.205 consegnate (77,7%), il dato che porta la Regione al quarto posto a livello nazionale.
Alla domanda finale sulle previsioni future Barbone è stato chiaro: “visto il quadro attuale le prossime settimane saranno estremamente difficili”. E per quanto riguarda il futuro a medio-lungo termine “dipende dalla capacità di vaccinare. Dobbiamo ottenere il maggior numero di dosi. Abbiamo bisogno di una partnership pubblico-privato degli esperti di logistica nella gestione di masse di persone per la vaccinazione veloce. Nel futuro saranno sicuramente da tenere d’occhio i centri di ricerca che dovranno capire come progressivamente i vaccini dovranno includere le varianti di sequenziamento”, ha concluso applaudito con riconoscenza da tutti i presenti nell’aula virtuale.
Per vedere il webinar integrale: https://youtu.be/zj-blrW7v8g