Verso un nuovo CCNL per i manager
“Federmanager c’è e ci sarà anche in futuro, con la consapevolezza che è arrivato il momento di dedicare il nostro tempo a quelli che sono gli aspetti più importanti della vita: il lavoro, l’associazione e la nostra realtà personale, perché è ciò che ci identifica come una squadra”. Questi sono i sentimenti che il presidente di Federmanager FVG, Daniele Damele, ha espresso durante l’Assemblea Ordinaria 2024, che si è svolta a Sistiana presso il Portopiccolo Pavilion.
Riforma del CCNL per i manager, formazione dedicata in ambito dirigenziale e parità di genere. Sono i temi emersi nel più ampio contesto del dibattito sulla sanità integrativa, discussione che ha caratterizzato il Talk Show dal titolo “Sanità pubblica, integrativa e digitale: quali prospettive”, arricchito dagli interventi di Domenico Mantoan, Direttore Generale, Agenzia Nazionale Servizi Sanitari Regionali, Fabio Pengo, Vicepresidente Fasi, Luca Del Vecchio, Direttore Generale IWS e Direttore Politiche per il Digitale e Filiere, Scienze della Vita e Ricerca di Confindustria e aperto da un videomessaggio dell’assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi.
Durante il proprio intervento Valter Quercioli, vicepresidente di Federmanager nazionale, ha evidenziato: “Quest’anno Federmanager ha degli appuntamenti importanti tra cui il rinnovo del CCNL per i dirigenti delle imprese industriali in stretta collaborazione con Confindustria, maggior tutela e sostegno alle donne manager e il diritto soggettivo alla formazione che, nel nostro mondo è un elemento importante. Purtroppo, i dirigenti non si curano abbastanza alla formazione, e per questo cercheremo di rendere obbligatori alcuni workshop essenziali”.
In apertura dei lavori d’Assemblea, il primo punto importante in Odg, è stata l’illustrazione della proposta e approvazione delle variazioni al Regolamento dell’Associazione, presentata da Edo Tagliapietra e stilato in collaborazione con Uberto Fortuna Drossi, Silva di Narda, Antonella Nocera, Francesco Di Benedetto e Alessandro Pellis. Alcuni articoli del regolamento sono stati modificati. Le modifiche sono state approvate all’unanimità dagli associati, seguite dall’elezione dei delegati al Congresso di Federmanager nazionale di novembre.
Nel corso dei lavori sono intervenuti anche Marco Bodini, Presidente Fondirigenti, Giacomo Gargano, Presidente Praesidium, Eros Andronaco, Presidente Fondazione IDI, Armando Indennimeo, presidente ASSIDAI, Gherardo Zei, presidente Federmanager Roma e Capodelegazione Federmanager per il rinnovo del Ccnl, Ciro D’Aniello, vice presidente giovani imprenditori Confindustria Alto Adriatico.
Durante i lavori dell’Assemblea gli associati hanno preso visione delle relazioni del presidente di Federmanager FVG Damele, del tesoriere Maurizio Decli e del presidente del Collegio dei revisori dei conti Lorenzo Pieri, e approvato all’unanimità i Bilanci consuntivo 2023 e preventivo 2024.
Come di consueto, si sono tenute le tradizionali premiazioni dei Soci Emeriti, iscritti all’associazione da 40 anni. Quest’anno i riconoscimenti in presenza sono andati a: Giorgio Casarola per Pordenone e Giulio Antonelli per Gorizia.
Consegnate le targhe è stato il momento della presentazione delle attività svolte dal Gruppo Pensionati e dal Gruppo Minerva, rappresentati rispettivamente da Antonio Pesante e Alessandra Gargiulo.
Il presidente Federmanager FVG, Daniele Damele, ha, quindi affermato che: “è stata un’assemblea che ha fatto emergere spunti e prese di posizione importanti. Riguardo la nostra vita associativa interna, dobbiamo sempre più e sempre meglio essere squadra e gruppo. Sono dispiaciuto per la conclusione del mandato di Cuzzilla – ha aggiunto Damele – persona dalle enormi capacità manageriali. Cuzzilla ha cambiato pelle alla nostra associazione, che, dalle caratteristiche puramente sindacali ha aggiunto un aspetto politico, associativo e di servizi al singolo associato, portando grandi cambiamenti nell’ambito di Federmanager e delle sue 55 associazioni territoriali”.
Di rilievo il punto di vista di Mario Cardoni, Direttore Generale Federmanager, che ha rilevato come Federmanager sia “una corazzata, una forza della natura, che però va sostenuta. Il nostro mestiere sta cambiando pesantemente, la formazione non deve essere vista come addendum, ma deve diventare strutturale. Ci troviamo in un momento storico spinto da una grande necessità di innovare e mettere a posto le cose che non hanno funzionato bene. La nostra non è una richiesta banale, dobbiamo fare in modo che il CCNL – ha concluso – sia lo strumento attraverso il quale si regolino con efficacia i rapporti tra manager e azienda. È una partita importante”.