Nella sala congressi l’ amministratore delegato della Snaidero, Alessandro Trivillin, ci accoglie esordendo con una provocazione: “la Snaidero di oggi non vende cucine, ma design“. Il nuovo amministratore ha le idee chiare: il mercato Snaidero è l’alto di gamma, progetti su misura, altissima qualità. Largo ai designer ed agli architteti: fin dalla sua fondazione, quasi ottanta anni fa, Snaidero significa Gae Aulenti, Pininfarina e Angelo Mangiarotti (che ha progettato nel 1978 la iconica sede ad oblò) fino agli odierni Chicco Bestetti e Artemio Croatto. Solo il 15% si vende in Italia, il resto va all’estero. Alessandro Trivillin è qui dall’ottobre 2022, proveniente da Danieli, dove è stato CEO. Dopo varie vicende la Snaidero è in mano a dei fondi di private equity (come DEA Capital) e a Friulia; la famiglia Snaidero detiene un 2% ed Edi Snaidero ne è il presidente.
Ora l’azienda fattura circa 100 milioni di euro. Stabilita la mission aziendale, Trivillin punta ora a riorganizzare l’ assetto produttivo. Eliminati i prodotti ‘di serie’, lotto minimo uguale ad uno, flessibilità massima. Con 300 dipendenti a Majano, lo stabilimento sforna in media 50 cucine al giorno, per 220 giorni all’anno. I pannelli di cui è fatta una cucina vengono acquistati, truciolari o MDF, spessore 12, 19, 22 mm, quattro tipologie di finitura. Sezionatrici con taglio lama, taglio fresa, pantografi a tre assi, foratura, robot ‘pick and place’ costituiscono il core delle tecnologie, ma ci sono anche bordatrici, incollaggio di bordi in ABS con colla polietilenica fusa da laser.
C’è però una piccola area che suscita nostalgia, riservata ad operazioni di falegnameria manuale per pezzi artigianali: sopravviverà finche si trovano falegnami in giro. Una personalizzazione così spinta richiede ovviamente una gestione adeguata: ogni pezzo è etichettato, e il sistema informatico decide dove deve andare e quando. Per alcuni pannelli si procede alla verniciatura a spruzzo, fronte e retro, forno di essicazione a quattro stadi. Dopo di che assemblaggio, passaggio attraverso lo strettoio che mette in squadro il mobile, imballaggio. Spedizioni via gomma per la maggior parte, o nave o areo nei restanti casi. Il time to market va da 4 a 12 settimane. La visita allo show room, riservata ai retailers, mette in mostra i modelli più recenti, fino ad una delle ultime cucine, nominata Quadra, che prende il nome dall’ anta quadra e che presenta una cornice da 10 m. Ed in effetti ciò che colpisce è la dimensione di queste cucine, grandi quanto un monolocale. Finiture di tutti i tipi, laccato, legno, marmo. I piani di lavoro in marmo, quarzite, ceramica etc. Si conclude con un brindisi, con Trivillin, circondato da un gruppetto di partecipanti, che si presta ad un simpatico colloquio informale.

Notizie collegate