“Entro il 2026 il Comune di Trieste investirà 416 milioni nel porto e altri 165 milioni con il PNRR, per farlo occorre sburocratizzare e semplificare e per fare ciò vi è la necessità di un nuovo ruolo dei manager pubblici e privati che devono tendere al fare”: questo quanto dichiarato dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ricevendo una delegazione di Federmanager guidata dal direttore generale nazionale, Mario Cardoni, e dal presidente di Federmanager FVG Daniele Damele.
Sempre il sindaco ha anche detto che “sono convinto che occorra superare il reddito di cittadinanza” salvo poi tornare subito a parlare di Trieste “città che vive un gran momento” e rendere noto “dai 74 dirigenti del 2001 siamo passati agli attuali 27 con un notevole risparmio di spesa”.
Dal canto suo Cardoni ha evidenziato che “è importante in ogni realtà assicurare la continuità manageriale nel favore della spinta innovativa dei risultati” mentre nella gestione dell’immigrazione, tema sensibile a Trieste, è indispensabile farla divenire un’opportunità nel rispetto delle regole e fatta salva l’importanza determinante della garanzia lavorativa per tutti”.
All’incontro erano presenti anche il direttore generale di Assidai, Marco Rossetti, la rappresentante di Praesidium, Maria Teresa Lutero, i dirigenti locali di Federmanager FVG Fulvio Sbroiavacca, Edo Tagliapietra, Franco Frezza e Maurizio Decli.