Cari Colleghe e Colleghi pensionati,
a questo ennesimo salasso sulla perequazione, perpetuato alle nostre pensioni per il 2023 e 2024, messo a punto dal governo con il Decreto Finanziaria del 31/12/2022, CIDA e la Federazione hanno deciso di proseguire con i ricorsi giudiziari.
Questi sono certamente una iniziativa di natura sindacale, come atto dovuto nei confronti degli associati pensionati iscritti, ma è un forte atto politico a garanzia di una certezza del diritto e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
È stato affidato l’incarico all’importante studio Legale Bonelli Erede, uno dei primari studi in Italia, per la ricerca degli argomenti a favore del ricorso. La ricerca ha dato conferma che qualche spazio d’intervento c’è, per cui lo studio sta preparando il testo relativo.
Verranno attivati 7 ricorsi, 5 presso Tribunali ordinari e 2 presso la Corte dei Conti.
Come noto si ricorrerà a “casi pilota”, con l’assistenza dello Studio Legale, di CIDA e Federmanager, che dovranno essere attivati in prima persona da dirigenti pensionati.
Le sedi ove presentare i suddetti ricorsi sono state indicate dallo studio Bonelli in considerazione dei tempi di smaltimento medio delle cause presentate ed alle predisposizioni dei tribunali agli argomenti pensionistici e costituzionali.
Per quanto riguarda la Corte dei Conti sono state indicate le sedi di Roma e Milano, mentre per i Tribunali ordinari, oltre alle sedi di Milano e Roma i legali suggeriscono le sedi di Ferrara, Gorizia, Aosta, Rovereto, Bolzano, Savona, Verbania, Busto Arsizio, Udine, Vercelli, Asti, Chieti, Livorno, Reggio Emilia, Lecco, Pesaro, Pordenone, Pavia, Mantova, Ravenna, Modena, Ivrea, Cremona, Pescara, Rovigo e Palermo che in precedenza ci portò alla sentenza della Consulta 70/2015 a noi favorevole.
Per la Corte dei Conti dovranno ricorrere i dirigenti pensionati della pubblica amministrazione.
I colleghi ricorrenti, sono stati ricercati dai componenti della Commissione Nazionale di Coordinamento dei Pensionati coadiuvata dalle associazioni territoriali Federmanager e ovviamente anche dalle altre Federazioni CIDA, sono in via di definizione e di scelta. Per i profili i ricorrenti devono avere redditi da pensione non troppo elevati (non oltre 100 mila € lordi annui) evitando pensioni di importi superiori ma evidenziando anche profili con pensioni inferiori a 70 mila € annui, inoltre devono essere pensionati non troppo recenti.
La definizione dei ricorrenti avverrà entro massimo 10/15 giorni, dopo i quali saranno presentate le diffide all’INPS con richiesta di risposta entro 60 giorni. Da quella scadenza si avvierà la presentazione dei ricorsi giudiziari.
CIDA richiederà allo Studio Legale dei report periodici di aggiornamento sull’avanzamento dei ricorsi per ogni singola Sede di Tribunale.
I Legali consigliano a CIDA di incontrare i rappresentanti di altre categorie (ad esempio magistrati, militari, giornalisti ecc.) per capire se anch’esse abbiano interesse nell’avviare iniziative simili.
Oltre a ciò si è deciso di presentare una Petizione, con la raccolta di 50.000 firme, tendente a difendere l’equità di trattamento verso le imposizioni fiscali (pari aliquote a pari reddito) e a non perpetuare per il futuro tagli sulla perequazione pensionistica.
Sarà mia cura tenervi aggiornarvi.
Antonio Pesante
Componente del Comitato Nazionale Pensionati