Assemblea Federmanager FVG
08 aprile 2017 ore 9.30
Pordenone Unione degli Industriali (Piazzetta del Portello 2)
LA LETTERA DI CONVOCAZIONE
Sabato 8 aprile alle ore 9.30 nella sala riunioni di Unindustria Pordenone (piazzetta del Portello 2) si terrà l’assemblea ordinaria annuale di Federmanager FVG alla quale aderiscono circa 1.200 dirigenti.
I lavori assembleari saranno preceduti da un approfondimento convegnistico incentrato su Industry 4.0 e le nuove professionalità dei manager di oggi e domani. Dopo i saluti del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, e del presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, il presidente di Federmanager FVG, Daniele Damele, e il consigliere nazionale, Alessandro Pellis, coordineranno le testimonianze del seminario proposto che saranno rese dal vice-presidente della Regione e assessore all’industria, Sergio Bolzonello, dall’assessore regionale al lavoro, Loredana Panariti, dal presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, e dal presidente nazionale del Gruppo Giovani di Federmanager, Renato Fontana.
“Desideriamo interrogarci – ha detto Damele – su quali siano le nuove professionalità per i manager di oggi e domani e per questo ci saranno in sala anche degli studenti dell’Istituto Kennedy”. Federmanager chiede quali siano le condizioni da porre in essere per costruire presente e futuro consapevole che “la prima risposta da darci è fare tesoro del passato, capire cosa trasportare di quanto abbiamo imparato nella nuova fase, ovvero nella nuova prospettiva aziendale e manageriale”. Non si butta via nulla del passato, pertanto, se non errori, zavorre, atteggiamenti negativi, blocchi, invidie sociali e personali, lo sparlare. Un no secco va anche agli “scoraggiatori” di professione. Sì determinato, invece, a innovazione, creatività, alleanze, qualità, ma anche a fiducia, speranza, passioni, a fare squadra, rispettando i ruoli di ognuno, a utilità e benessere.
“Sì, decisamente sì anche e soprattutto a Industry 4.0 – ha proseguito Damele – cercando di capire cos’è, come può tradursi in realtà, e soprattutto cosa possiamo fare noi manager per guidare e gestire, a fianco degli imprenditori, questa positiva rivoluzione industriale. Stavolta, va detto che la politica la sua parte l’ha fatta e bene. Ora tocca a imprese, dirigenti, PA e cittadini”.
Federmanager propone la figura del temporary manager utile anche e soprattutto alle piccole e medie imprese che possono, anzi devono mettersi assieme e farsi assistere da manager preparati per lo sviluppo e la crescita, oltre che alle figure dell’innovation manager, dell’export manager e, come accennato, del manager di rete.
Almeno il 20% degli studenti universitari attuali (stando ai dati condivisi di chi analizza il futuro) si sta preparando per svolgere una professione che ancora non esiste. Gestire il cambiamento è un dovere dei manager che devono saper guidare il cambiamento e gestire l’innovazione. Per questo Federmanager punta moltissimo sulla formazione costante e continua in accordo con i dirigenti in transizione da un’occupazione all’altra, le associazioni di categoria e gli enti bilaterali.
Al termine del convegno è prevista la sottoscrizione di alcuni accordi operativi e la premiazione dei soci emeriti (Franco Ban, Arturo Boschian, Alessandro Cambissa, Adriano Corneretto, Ezio Maria De Clara, Iginio Fresco, Francesco Giuliani, Antonio Marchi, Gianfranco Nolli, Romano Rossi, Elvio Sarais, Mario Verdi, Giuseppe Volpe e agli eredi di Roberto Balestra, recentemente scomparso), poi l’assemblea ordinaria con le relazioni del consiglio direttivo, del tesoriere, del collegio dei revisori dei conti e, quindi, l’approvazione dei bilanci consuntivo 2016 e previsionale 2017.
Le conclusioni saranno tratte dal vice-presidente nazionale di Federmanager, Eros Andronaco.