Impresa, mercato e commercio internazionale. Sono state queste alcune delle tematiche affrontate in occasione della missione Economico-Imprenditoriale di Sistema Nord Est in Serbia, a Belgrado, nelle giornate del 2 e 3 dicembre 2024, con la partecipazione di oltre 70 delegati provenienti dalle associazioni ed enti partecipanti.
Nato nel 2019 dalla collaborazione e finanziamento tra la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e la Regione del Veneto – a cui nel 2022 si è aggiunta la Provincia Autonoma di Trento – Sistema Nord Est è un progetto volto alla creazione di un sistema integrato capace di introdurre iniziative a favore del rafforzamento e consolidamento delle imprese sui mercati internazionali.
Nel progetto, la presenza di Finest S.p.A. – nel ruolo di coordinatore del partenariato – assieme a Sprint FVG, Federmanager Fvg, Unioncamere Veneto, Camera di Commercio e Industria della Serbia e Camera artigianale croata, nonché Camera artigianale della RegioneIstriana, Venicepromex e Trentino Sviluppo rappresentano un’importante cassa di risonanza e sostegno per la sua diffusione.
Federmanager Fvg, presente alla Missione a Belgrado, è stata rappresentata dal Tesoriere Maurizio Decli.
L’evento cardine si è svolto nella Camera di Commercio di Belgrado, con la partecipazione del Direttore Irena Brajovic, del Consigliere Antonio Schiro e del Presidente serbo Aleksandar Vucic, il quale ha riportato il proprio riconoscimento verso i valori e il lavoro del sistema italiano, valido esempio da importare anche all’interno dei confini serbi. È infatti già consolidata, in Serbia, la presenza del settore metalmeccanico italiano.
In rappresentanza regionale, l’assessore Fabio Scoccimarro e il Presidente di Finest, Alessandro Minon, i quali sono intervenuti assieme al Presidente di INCE, Roberto Antonione. Presente anche la dott.ssa Nicole Bolzicco, già responsabile acquisti e supply chain ed esperta nella gestione di approvigionamenti di acciaio, nonché nella negoziazione di fornitori nazionali ed internazionali per una nota multinazionale italiana. Tra le altre autorevoli presenze, l’ambasciatore italiano in Serbia, Luca Gori.
“Nel corso della Missione, vi sono stati anche due incontri presso l’Ambasciata a cui ha partecipato il viceministro degli Esteri, Maria Tripodi, durante i quali si sono riassunti i punti centrali delle due giornate – riporta Maurizio Decli – È stata anche un’occasione per molte aziende di avere degli incontri proficui per una collaborazione B2B, in modo da estendere e portare avanti l’internazionalizzazione in quell’area così importante che sono i Balcani”.
Da ciò, è seguita la firma di una lettera di intenti tra i principali soggetti per l’internazionalizzazione a supporto delle imprese in Serbia, un protocollo per lo sviluppo, la sinergia e la cooperazione transnazionale. Prova, questa, del costante rafforzamento del legame tra il Nord Est e l’area balcanica, sancito soprattutto dai molti business forum a tema economico svolti nell’arco del 2023 e 2024, sia in Italia che in Serbia.
“C’è stato anche un incontro in Confindustria Serbia, molto produttivo, in cui si è svolto un confronto tra le aziende e i vari esponenti istituzionali – continua Decli – Come Federmanager Fvg, abbiamo promosso il contributo dei nostri manager per poter sviluppare nuove iniziative e partnership. Federmanager può rappresentare un punto di riferimento per le aziende, anche nel creare una nuova forma di lavoro all’estero”.
Nello specifico, Federmanager Fvg si è proposta di rappresentare la categoria dei dirigenti industriali; tutelare gli interessi degli iscritti nei campi della previdenza e dell’assistenza sanitaria; e assistere i dirigenti ed i quadri nei rapporti con le loro aziende.
Al contempo, sono emerse alcune criticità, come il fatto che lo sdoganamento delle merci che arrivano dalla Serbia richieda ancora molti giorni di attesa.
Un quadro che, nella sua totalità, è risultato comunque positivo, con una reciproca disponibilità di collaborazione, promozione ed internazionalizzazione a favore delle realtà imprenditoriali dei due Paesi in modo da costruire una rete di contatti basata su business, imprenditoria e commercio.
“Ho potuto vedere molta volontà di collaborare e spirito d’iniziativa, caratteristiche che ritengo molto importanti – conclude Decli – L’unione di queste due aree può essere un vantaggio e un ponte per le nostre aziende e nuovi settori – come l’agritech – nei futuri eventi geopolitici”.