Il confronto, che ha avuto luogo il 15 luglio presso la sede del MIB a Palazzo Ferdinandeo, è stato promosso da Fondirigenti e organizzato da MIB Trieste School of Management, LEF, Federmanager FVG, nonché supportato dai cluster COMET, MareFVG e DITEDI. Lo scopo era quello di stimolare un dialogo aperto ed interattivo tra realtà imprenditoriali e formative del Friuli Venezia Giulia, in un momento in cui l’evoluzione del contesto tecnologico e competitivo costringe le aziende a dotarsi di figure professionali e di competenze nuove. A questo proposito inevitabilmente sono sorti degli interrogativi.
Quali queste figure? Quali le competenze di domani? Come crearle? Dove trovarle?
“Uno scontro, un vero e proprio clash intergenerazionale”, è quanto emerso dalla tavola rotonda Attrarre, trattenere e motivare i talenti.
Il confronto che ha coinvolto oltre cinquanta aziende iscritte all’evento, è partito dalla questione del mercato del lavoro, dal quale è emerso che da un lato le figure professionali mancanti sono nel 60% dei casi colletti bianchi, mentre per quanto riguarda le competenze più richieste, esse sono per la maggior parte connesse alla gestione dei processi di cambiamento, alla gestione di progetti. In aggiunta a tutto questo ci sono le competenze digitali, sempre più urgenti e sempre più rare.
Quali le risposte? Consolidare relazioni privilegiate con enti ed istituti di formazione, come scuole superiori e ITS. Ed anche l’Università. Ma con una novità: nel post-pandemia queste relazioni non sono più locali, ma “lunghe”, partono dal Friuli Venezia Giulia per arrivare in Puglia e Sicilia. D’altronde il personale neo-assunto non deve necessariamente trasferirsi in loco. Il remote working ha cambiato e sta ancora cambiando profondamente le politiche di recruiting e di gestione del personale, oltre che dell’organizzazione del lavoro che lavora sempre di più per progetti.
Tuttavia, è sul profilo dei neo-assunti che lo scontro vero e proprio si accende. Cosa vogliono i giovani della generazione YOLO? Quali sono le loro aspettative? Come possono le aziende andare incontro a tali aspettative?
Qui lo strappo è letteralmente culturale, tra le aziende che si scontrano con una generazione che fanno fatica ad intendere ed imprese che invece cavalcano il bisogno di un rinnovato work life balance da parte dei più giovani. Un balance, tra l’altro, contagioso che si sta rapidamente espandendo anche alle generazioni precedenti.
Che fare?
L’evento rientrava nell’ambito di un più ampio progetto “Anticipare il futuro: nuovi paradigmi, nuove tecnologie, nuove competenze”, promosso da Federmanager FVG e Confindustria Alto Adriatico, il quale ha le seguenti finalità: 1) descrivere l’evoluzione del fabbisogno di competenze e di profili professionali da parte delle imprese regionali; 2) stimolare un confronto tra le principali realtà industriali del territorio regionale, che rappresentano in particolare i comparti della meccanica, della nautica e cantieristica e del digitale; 3) misurare il gap tra le competenze e conoscenze attuali presenti nelle aziende e quelle future.