Fedriga: logistica è l’asset maggiore del Friuli-Venezia Giulia
Polidori: turismo e investimenti strutturali per la mobilità green a Trieste
Agrusti: green economy è importante ma va gestita in modo sapiente ed intelligente
D’Agostino: l’hub portuale di Trieste nella top 10 in Europa grazie agli investimenti importanti per le infrastrutture logistiche
Tirelli e Fanara: le tecnologie green sono un obiettivo da perseguire
TRIESTE – De-fiscalità, politiche attive del lavoro, mobilità green, investimenti per l’innovazione e la realizzazione delle infrastrutture logistiche, la sinergia tra varie istituzioni per la ripresa del nostro territorio e di tutto il Paese nell’era post Covid. Queste sono le parole chiave che sono state lanciate sabato scorso dal palco dell’Assemblea annuale di Federmanager FVG svoltasi a Trieste.
L’Assemblea di Federmanager FVG è entrata immediatamente nel vivo con l’intervento di Daniele Damele, Presidente di Federmanager FVG, l’associazione che rappresenta oltre 1.200 dirigenti e quadri apicali di aziende industriali e dei servizi di FVG, facendo i complimenti a Trieste e tutti i coloro che lavorano per questa magnifica città, diventata un punto di riferimento non solo per il Friuli-Venezia Giulia, ma anche per il mondo intero. Si augura che la sinergia nata tra le istituzioni vada sempre avanti al meglio per poter classificare Trieste là dove merita, ovvero al centro di questa terra.
Si è subito passati ai saluti istituzionali con il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale. A seguire il video messaggi del Presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga, che ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno per trovare le soluzioni di carattere economico per rendere maggiormente competitiva la nostra Regione. Il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, nel suo video saluto ha evidenziato in un’ottica della green economy l’importanza dell’innovazione senza mettere in discussione le produzioni fondamentali.
Sono, inoltre, intervenuti Maurizio Toso, Presidente UVDAI, in collegamento dal Veneto, e Rita Santarelli, Presidente di Vises onlus, collegata da Roma.
Poi il Presidente Damele ha passato il testimone al vicedirettore del quotidiano Il Piccolo, Alberto Bollis, che ha moderato la tavola rotonda “Trieste, il mare e la mobilità green. Nuovi scenari post Covid-19”. I principali temi discussi durante l’incontro sono incentrati sulla vita del manager nell’era del Covid, sullo sviluppo delle tecnologie “green” e la loro implementazione nonché sui nuovi scenari della mobilità sostenibile. Sono intervenuti Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità Portuale del mare Adriatico Orientale, Daniele Fanara, Direttore Newbuilding di Fincantieri (in collegamento) e Giulio Tirelli, Director, Business Development di Wärtsilä Italia.
Il periodo Covid, secondo Tirelli, è stato “interessante perché il cambiamento dovuto al Coronavirus ha portato dei vantaggi (flessibilità) e delle difficoltà (intrinseca tra la vita privata e lavoro), ma l’aspetto più importante è stato il cambiamento del senso di responsabilità”. Per il direttore di Fincantieri, Daniele Fanara, “la fase iniziale è stata uno shock, perché ha cambiato le abitudini.” Purtroppo, non tutti potevano lavorare in smart working, soprattutto quelli coinvolti nelle attività produttive. L’esperienza vissuta ha portato alla necessità di pensare al nuovo sistema di welfare in cui le famiglie sono in grado di gestire una certa flessibilità “casa-lavoro”. Per il numero uno delle Autorità Portuali, Zeno D’Agostino, sono stati “2 mesi per pensare” alla nuova organizzazione di lavoro. Lo smart working (soprattutto nel periodo di lockdown) ha portato tutta una serie di conseguenze positive (dal punto di vista ambientale e mobilità green) e anche gli aspetti negativi che si potrebbero risolvere “creando nuovi spazi di lavoro terzi poliaziendali vicini a casa” così favorendo la mobilità green e “ricreando una socialità di quartiere e di Paese”. Sono le iniziative che promuovono il nuovo mondo post-Covid.
Sul tema della tecnologia del futuro, legata al green, Tirelli ha messo in evidenza le tematiche che devono essere prese in considerazione – efficientamento ed economia – perchè pongono degli sviluppi interessanti per raggiungere dei risultati interessanti. La tecnologia ibrida è quella su cui oggi si focalizza maggiormente il settore industriale. La combinazione delle fonti e delle tecnologie differenti è il centro della ricerca che inizia a dare i primi frutti. Fanara ha confermato che “la nave green è richiestissima” da parte del cliente per vari motivi, in primis per il rispetto dei limiti di emissioni. È ovvio che la tecnologia deve essere sostenibile, quella all’idrogeno è in fase di maturazione ed è un obiettivo che bisogna perseguire.
Nel suo intervento sulla mobilità green nel porto Zeno D’Agostino ha condiviso i numeri di Eurostat che piazzano l’hub portuale triestino nella top 10 in Europa per il numero dei container trasportati via mare, mentre il numero dei container trasportati sui treni (56%) porta la Trieste in cima della classifica mondiale. Questo risultato è stato possibile grazie allo sviluppo delle nuove e rinnovate infrastrutture ferroviarie con gli investimenti di 200 milioni di euro. Anche la crescita della struttura societaria, con l’acquisto delle nuove partecipazioni, ha permesso all’Autorità Portuale di Trieste di aumentare notevolmente il trasporto merci sui treni. Inoltre, è l’unica autorità portuale in Italia ad avere la propria direzione ferroviaria. Infine, D’Agostino ha aggiunto che, per essere green, il tema energetico è fondamentale, soprattutto l’energia autonoma. È stato progettato di realizzare una rete elettrica con varie sottostazioni elettriche lungo il porto per avere una certa tensione quando arrivano le grandi navi, così “risparmiando” i cittadini dai possibili disaggi della rete elettrica.
Nella chiusura della tavola rotonda è stata evidenziata l’importanza dei progetti concreti e integrati, sviluppati in sinergia con varie istituzioni, che vadano nella direzione richiesta dall’Unione Europea per ottenere i fondi.
Nella ripresa dei lavori assembleari Eros Andronaco, Vicepresidente di Federmanager nazionale, ha portato il messaggio del Presidente federale, Stefano Cuzzilla, incentrato sull’impegno della Federazione nello scenario dettato dalla pandemia e sulla promozione di una politica infrastrutturale e dei servizi per coniugare la crescita dei traffici, l’innovazione, la coesione sociale e la tutela ambientale.
Successivamente sono proseguiti i lavori ordinari dell’assemblea, duranti i quali i soci, sia in presenza sia in collegamento remoto, hanno espresso il voto positivo sui dati finanziari.
Nelle conclusioni finali Daniele Damele ha parlato del 2020: il Coronavirus, le azioni dal Governo nazionale e di quello Regionale, la ripresa delle attività industriali, le risorse economiche, le politiche attive del lavoro, la defiscalizzazione, lo sviluppo e la ripresa dei consumi, il Recovery Fund e il MES, lo smart working, la Pubblica Amministrazione, la scuola, il futuro sono stati i temi, accompagnati da tanti applausi che hanno chiuso un’Assemblea 2020 davvero speciale ed unica.
Di seguito sono riportati i link della video registrazione dell’assemblea:
Tavola rotonda “Trieste, il mare e la mobilità green. Nuovi scenari post Covid-19”