“Sono stato nominato dirigente nel 1987, fin da subito nella RSA Dirigenti nell’azienda per cui lavoravo, e mi sono iscritto a Federmanager FVG perché lo ritenevo un dovere morale”, così afferma Giorgio Bacicchi, consigliere dell’Associazione che quest’anno, in vista della prossima consigliatura, ha preso la decisione di non ricandidarsi.
Da consigliere del Consiglio Direttivo, ha assunto incarichi di vicepresidenza e ha contribuito in modo significativo a diverse attività come il proselitismo, le attività legate alle convenzioni e all’assistenza sanitaria integrativa.
“Per la prossima consigliatura, ho deciso di non candidarmi più poiché, in relazione ad uno scambio intergenerazionale, ritengo sia opportuno che nella nostra Associazione confluiscano persone più giovani capaci di portare una ventata di innovazione che non può che far bene a Federmanager FVG”, ha spiegato Bacicchi.
Su circa 1200 iscritti, il 60% rappresenta dirigenti in pensione. L’augurio del consigliere è perciò quello di riuscire a mantenere i dirigenti in pensione aumentando la percentuale di quelli in servizio. In tal senso, è ben chiara la volontà dell’Associazione di essere vicina al mondo del lavoro favorendo ogni iniziativa a vantaggio dei dirigenti in servizio. E’ ciò che viene chiamato proselitismo, un’attività complessa ma dai grandi risultati.
“Ad un digerente in servizio che volesse iscriversi a Federmanager FVG, ricorderei per prima cosa l’esistenza della carta dei servizi garantiti ad ognuno degli associati, accanto all’assistenza contrattuale, legale, sindacale, previdenziale, e della sanità integrativa. Oltre a ciò, si aggiungono nuove opportunità, integrazione, e consulenza assicurativa”.
In conclusione, Bacicchi sottolinea il successo dell’ultimo rinnovo contrattuale dello scorso 13 novembre, il quale contiene elementi innovativi relativi all’ampliamento della figura del dirigente, all’evoluzione del sistema retributivo, al rafforzamento del ruolo di interlocuzione delle RSA aziendali, nonché rispetto alle politiche welfare e politiche attive del lavoro, con un impianto contrattuale sulla parità di genere.