Trieste/Pordenone, 13 febbraio 2020. Grande afflusso dei manager del territorio martedì sera a Porcia, nella sala di Electrolux Italia, per conoscere e approfondire tutte le novità e migliorie del rinnovato CCNL dei dirigenti di industria.
Dopo i saluti e l’introduzione ai lavori da parte di Daniele Damele, Presidente di Federmanager FVG e Alessandro Pellis, Consigliere Nazionale di Federmanager, la parola è passata ai protagonisti dell’incontro.
“Quando si parte con il nuovo contratto non sappiamo se giungiamo alla sua realizzazione. Ma il suo rinnovo è sempre un risultato importante che non può essere mai dato per scontato.” Apre così Mario Cardoni, Direttore Generale di Federmanager, davanti alla platea dei presenti in Aula. “Siamo sempre pronti a raccogliere le sfide. Il contratto di oggi è costruito con gli obiettivi e accompagna il processo evolutivo, che ha subito anche il cambiamento culturale. Il punto cardine di questo rinnovo è che innova migliorando. Siamo intervenuti su tutti gli aspetti chiave del rapporto di lavoro per ridare al contratto un quadro di regole più adeguato alla figura del manager, con significativi miglioramenti. Abbiamo invertito la tendenza rispetto al passato restituendo il ruolo e il peso al CCNL di categoria.” E poi illustra le principali novità del contratto che riguardano gli aspetti della retribuzione, la varietà di tutele previste in caso di malattia, non autosufficienza, invalidità e morte, il sistema di welfare contrattuale (previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa, politiche attive del lavoro). M.Cardoni dedica una particolare attenzione alla formazione che si conferma un pilastro del CCNL ed è sottointesa a migliorare l’occupabilità del manager dal principio di long-life learning. Direttore generale di Federmanager evidenzia l’esordio delle politiche attive, alle quali sarà dedicata l’apposita contribuzione aziendale di 100 euro per ciascun dirigente in servizio. Non dimentica di segnalare il tema delle pari opportunità con particolare attenzione all’equità retributiva tra uomini e donne manager.
Caterina Miscia, Direttore Generale del FASI, si congratula con i dirigenti del territorio sottolineando l’importanza dell’incontro e confronto reciproco. Dopo un breve excursus sull’evoluzione del Fondo nonché sui suoi vantaggi per i dirigenti C. Miscia ha illustrato i principali cambiamenti per le aziende e per i dirigenti sia dal punto di vista di adesione che di contribuzione. Ha sottolineato una grande rilevanza dell’accordo di collaborazione tra FASI e ASSIDAI, finalizzato a rafforzare il ruolo di entrambi fondi nel campo della sanità integrativa attraverso la presentazione del servizio “pratica unica” su cui ha proseguito Marco Rossetti, Direttore Generale ASSIDAI. “Il rinnovo del CCNL ha ridisegnato strategicamente l’assistenza sanitaria contrattuale rinforzando la sinergia tra i due fondi” – ha esordito M. Rossetti, “e il primo risultato è stato la realizzazione della pratica unica che consentirà un ampliamento del livello dei rimborsi per gli iscritti. La gestione del servizio è stata affidata alla società IWS Spa, costituita insieme da Federmanger, Confindustria e fondo FASI, e a cui si è rivolto anche ASSIDAI. Questo importante accordo tra FASI e ASSIDAI è finalizzato a salvaguardare il patto intergenerazionale tra dirigenti in servizio e pensionati.