Crescita e innovazione nel mondo del lavoro, attraverso il trasferimento di competenze, conoscenze, professionalità ed esperienza ai più giovani, promuovendo le politiche del lavoro e la formazione. L’evento “Formare con il passaggio del testimone dirigenziale: Quando l’esperienza intergenerazionale continua a contribuire allo sviluppo”, organizzato da CIDA FVG, si è proposto di analizzare e discutere questi punti chiave, partendo dall’esperienza di dirigenti in quiescenza e in procinto di pensionamento attivo. All’incontro, che si è tenuto all’ITS Volta di Trieste, sono intervenuti il Segretario di CIDA FVG Daniele Damele, la Dirigente Scolastica dell’ITS Volta Igea Cuccia, il Coordinatore del programma Amici di Confindustria AA Luigi Campello e il Manager di FG Automazioni Mario Parravicini. Presenti anche la Presidente interprovinciale di ANP Trieste e Gorizia Monica De Carolis e la Dirigente Scolastica Daria Parma.
Durante l’evento i relatori si sono confrontati con gli alunni dell’ITS sull’importanza della promozione delle politiche del lavoro e del rafforzamento del percorso formativo dei più giovani, instaurando un dialogo riguardo le strategie da adottare per acquisire le doti necessarie a tracciare la rotta verso un futuro professionale di rilievo.
Daniele Damele, Segretario di CIDA FVG ha affermato che “la scelta di parlare di questi temi in questa scuola non è stata casuale. In futuro potrete dire con orgoglio d’aver svolto il vostro ciclo di studi professionali in questo Istituto, si tratta della vostra identità professionale ed è importante portarla avanti. La formazione continua, costante e coerente è fondamentale, prima e dopo il pensionamento. Oggi dovete pensare a gettare le basi per il vostro futuro personale e, dal futuro personale, dipende anche il futuro degli altri”.
Igea Cuccia, Dirigente Scolastica dell’ITS Volta ha evidenziato che “mi fa molto piacere vedere i miei ragazzi tutti assieme per parlare di futuro. Ringrazio Damele, Luigi Campello e Mario Parravicini che porteranno la loro esperienza in modo da trasferire competenze, esperienze e professionalità ai giovani, che si appresteranno a breve a entrare nel mondo del lavoro”.
Dal canto suo Luigi Campello, Coordinatore del programma Amici di Confindustria AA ha rilevato che “a volte viene sottovalutata l’importanza di diffondere la cultura di impresa e favorire lo scambio intergenerazionale. Faccio parte di un gruppo dove è possibile approfondire la propria cultura professionale e orientarsi trovando i riferimenti, le conoscenze e le competenze per capire verso quale mondo rivolgersi. Spesso il ruolo dell’impresa viene dato per scontato e pochi si rendono conto di quello che le imprese sono veramente: il forte cavallo che tira il carro.
Mario Parravicini, Manager di FG Automazioni ha sostenuto che “nel mondo del lavoro bisogna liberarsi dai pregiudizi. Tutti i lavori sono nobili e non esistono lavori di serie A e di serie B. Ogni impiego, anche quello più modesto, è interconnesso e solo attraverso esperienze multiple si arriva a trovare il ruolo più congeniale a sé stessi. Fondamentale è mantenere la modestia e l’apertura al confronto, senza mai aver paura di chiedere aiuto. Ci vuole rispetto, educazione, positività e lealtà per instaurare con colleghi e collaboratori un rapporto onesto.
Da ultima Daria Parma, Dirigente Scolastica ha dato che “vorrei declinare quanto ascoltato e detto nella realtà didattica. Abbiamo parlato di crescita come applicazione di impegno costante e concretizzazione di una visione. Finalizzare l’impegno in un obiettivo da raggiungere è tema di cittadinanza attiva, materia di educazione civica. Tra le competenze chiave vi è quella imprenditoriale: la capacità di concretizzare le idee per offrire valore aggiunto alla società”.
Spazio poi alle domande dei ragazzi: si è affrontato il tema dell’intelligenza artificiale e del ruolo che giocherà nel contesto professionale e imprenditoriale nel prossimo futuro e di quali saranno le nuove opportunità impiegatizie. I ragazzi hanno poi chiesto ai manager se, guardando al proprio percorso professionale e con le competenze acquisite ad oggi, avrebbero operato scelte diverse. Si è parlato anche degli errori da non compiere nel mondo del lavoro sia dal punto di vista del lavoratore che del datore di lavoro.
Oltre alle risposte di Luigi Campello e Mario Parravicini i ragazzi hanno avuto l’opportunità di ascoltare le parole di Fulvio Sbroiavacca, Consigliere Nazionale Federmanager FVG, e Sandro Caporale di ManagerItalia.