In uno scenario economico, sociale e geopolitico così complesso l’Italia, ed a livello più esteso l’Europa, si trova ad affrontare importanti sfide e necessari cambi di strategie da parte del comparto industriale. In questo contesto, il 13 novembre del 2024 la firma del rinnovo del “CCNL Dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi” da parte di Federmanager e Confindustria, ha decisamente segnato un importante passo avanti in questa direzione.
“Il rinnovo del CCNL Dirigenti Industria dello scorso novembre penso sia il tassello di chiusura definitivo della fase di rinnovo contrattuale iniziata il 30.12.2014. Al netto di una generale revisione dei trattamenti economici, spiccano alcune dinamiche improntate alla maggiore tutela in materia di welfare con particolare attenzione al tema del trattamento pensionistico del dirigente, con una revisione delle aliquote del Previndai (c.d. secondo pilastro) atte a facilitare l’accesso ai Fondi anche da parte di Dirigenti di prima nomina”. Così Paolo Tormen della veneta “Ceccato Tormen & Partners. Società di consulenza del lavoro”, ha introdotto il Live Talk organizzato in collaborazione con Federmanager FVG, che ha visto come ospite Edo Tagliapietra, Consigliere regionale e Presidente del Collegio dei Probiviri nazionale di Federmanager, nel ruolo di rappresentante di uno dei firmatari del nuovo Contratto.
In linea con il lemma della società di consulenza veneta, “il confronto e la discussione di casi studio insieme al Cliente è ciò che fa la differenza”, anche questo Live Talk, che ha visto la partecipazione di oltre 360 HR, è stato un momento di confronto per avere un primo e diretto commento sulle novità, i cambiamenti, e la genesi di una vacanza contrattuale durata un anno tra Federmanager e Confindustria, al fine di ammodernare un contratto che, sotto diversi aspetti, risultava obsoleto e lontano dal poter affrontare il panorama manageriale contemporaneo e le sfide che esso comporta.
Dopo aver portato i saluti di Mario Cardoni, Direttore Generale di Federmanager e Daniele Damele, Presidente di Federmanager FVG nonché del FASI, Edo Tagliapietra incalzato da Paolo Tormen ha illustrato quali sono stati i principali risultati.
Primo punto sul quale entrambi gli interlocutori si sono soffermati è stato l’ammodernamento della “Qualifica del dirigente”.
“Il discorso della qualifica di dirigente che a molti può sembrare banale in realtà non lo è, perché andare a ragionare con Confindustria su questa figura in generale, dopo tantissimi anni di immobilismo, non è stato facile. Però era una necessità. Dovevamo ampliare il discorso verso una prassi ed una giurisprudenza atta a intercettare le nuove figure manageriali includendo la figura del manager “specialista” o “professional”. Ovvero quelle figure professionali di più elevata qualificazione e consolidata esperienza tecnico-professionale, che concorrono a definire e realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa o di un suo ramo autonomo. – Commenta Tagliapietra – Inoltre, molti non sanno che non solo ci sono tantissimi dirigenti in fascia bassa sul limite contrattuale più basso, ma che la categoria è stata stravolta in questi anni dalla compressione che hanno fatto le aziende con i Quadri, categoria comunque anche questa importantissima per il raggiungimento degli obbiettivi aziendali. Anche in questo caso era necessario mettere una riga per separare meglio le cose. Questo per noi è un chiaro messaggio che risponde all’incalzante necessità di far capire alle imprese che per crescere culturalmente devono avvalersi dell’apporto fondamentale del management. “
Tra i vari temi sollevati da Tormen in risposta alle richieste dei propri Clienti che hanno immediatamente interpellato la Ceccato Tormen & Partners per allinearsi al nuovo CCNL, sono sorti quello dell’MBO, del “trattamento minimo complessivo di garanzia”, aumento dell’indennità di trasferta e dell’”una tantum”.
“Dell’MBO se ne parlava dal 2004 – chiosa Tagliapietra – quindi ci sono voluti vent’anni per riuscire a trovare un suo posizionamento nel discorso contrattuale. Con il nuovo CCNL è espressamente previsto l’obbligo per le imprese di adottare per tutti i dirigenti sistemi di retribuzione variabile legati al raggiungimento di obiettivi. Sul criterio di obbligatorietà degli obiettivi siamo abbastanza fermi, e credo di poter dire che alla fine anche Confindustria guardi con attenzione il concetto di obiettivo perché, se non evolviamo la figura del manager non evolve neanche l’impresa. Tuttavia, se lo viviamo come obbligo è sbagliato, dobbiamo vederlo come un’opportunità. Gli incentivi sono fondamentali in una politica aziendale di crescita e competitività legato al discorso manageriale e devono essere chiari e raggiungibili.”
Il dibattito è poi proseguito sul “trattamento minimo complessivo di garanzia”, che ha subito un importante passo in avanti in termini contributivi, passando dai 75.000 euro di oggi, agli 80.000 euro nel 2025, passando poi ad 85.000 euro nel 2026.
Per quanto riguarda invece il discorso dell’”una tantum” verrà applicato alle seguenti condizioni: a copertura dell’anno 2024 di vacanza contrattuale sarà erogato, entro marzo 2025, un importo “una tantum” pari al 6% del trattamento economico annuo lordo percepito nel 2024, esclusivamente ai dirigenti con un trattamento economico fino a 100.000 euro, che non abbiano percepito aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019 e che siano ancora assunti all’1.1.2025.
“Novità assoluta rispetto al CCNL precedente è il potenziamento del ruolo dell’R.S.A richiamato più volte all’interno del contratto. – Evidenzia Tagliapietra – Una figura che assume delle funzioni più precise, più pregnanti nell’ambito dell’MBO, del welfare, delle pari opportunità, dell’equità retributiva e di molto altro, portando a un modo diverso con cui confrontarsi, specialmente, nelle grandi aziende. Quindi, quando si faranno certi accordi, si potrà dialogare in un’ottica diversa.”
E a proposito di tutela e welfare le Parti firmatarie hanno concordato sulla necessità di richiamare l’attenzione delle imprese sull’opportunità di adottare, a livello aziendale, adeguate iniziative come valore aggiunto nel trattamento complessivo da riservare ai dirigenti quali: il prolungamento del trattamento di malattia, la copertura assicurativa per cause diverse dall’infortunio e dalla malattia professionale, le modalità del trasferimento del dirigente.
Svolta nel capitolo sulla previdenza complementare in quanto la modifica impatta dirigenti e imprese in maniera più importante, perché si spezza l’equilibrio tra la ripartizione percentuale delle quote di contribuzione della previdenza complementare a favore dei dirigenti iscritti al Previndai a partire dal 1° gennaio 2025. Alla quota minima a carico dell’impresa – pari al 4% della retribuzione globale lorda effettivamente percepita da ciascun dirigente in servizio, da applicarsi fino al limite di 200.000 (precedentemente fissato a 180.000 euro) e nella misura minima di 4.800 euro – è stata aggiunta un’ulteriore quota del 2%. Conseguentemente, la quota a carico del dirigente è stata fissata al 2% della retribuzione globale lorda effettivamente percepita e non più al 4%.
Sempre nell’ambito dei Fondi integrativi, durante il Live Talk è stato chiesto di spiegare brevemente il Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa FASI. Rispetto a prima, essendo cambiato lo Statuto, il dirigente di prima nomina ha sei mesi di tempo per iscriversi per poter avere, dopo dieci anni di versamenti, dei benefici quando andrà in pensione che corrispondono ad uno sconto tariffa. Rimarcata da parte di Edo Tagliapietra l’importanza di associarsi al FASI, perché la quota a carico del dirigente al momento del pensionamento rimane invariata a prescindere delle sue condizioni di salute e dell’età anagrafica, cosa che non avviene in una polizza assicurativa normale, inoltre la copertura è estesa a tutta la famiglia fino a figli al di sotto dei 26 anni purché studino.
Per quanto concerne le politiche attive e la formazione ad esse collegate, entrambe le firmatarie del Contratto hanno convenuto nell’affidarne a Fondirigenti il coordinamento con il compito di attuare le relative iniziative in materia, nonché di monitorarne gli effetti. In questo caso la Fondazione riceverà a partire dal 2025 dalle imprese la quota di euro 100 annue, per dirigente in servizio. Mentre hanno affidato a “4.MANAGER” lo scopo di promuovere una nuova cultura d’impresa per la diffusione dell’innovazione attraverso l’approfondimento di temi strategici e lo scambio di conoscenze, informazioni e valori. All’Associazione è altresì affidato lo scopo di adottare iniziative volte alla promozione e sviluppo della parità di genere in ambito manageriale. Anche “4.MANAGER” continuerà a ricevere dalle imprese la quota di euro 100 annue, per dirigente in servizio.
L’accordo introduce la “genitorialità condivisa”, aggiunge alle pari opportunità l’”equità retributiva”, inserisce un nuovo art. 11 quater sul congedo matrimoniale e promuove iniziative di carattere gestionale-organizzativo che – facendo salva la peculiare disciplina sull’orario di lavoro del dirigente – garantiscano una maggiore “flessibilità” per i dirigenti con figli di età inferiore ai dodici anni o con figli con disabilità riconosciuta.
Un altro aspetto interessante in relazione al periodo di astensione obbligatoria è che, in accordo con il Datore di lavoro, si possono adottare delle misure di supporto al reinserimento o, se si desiderano, eventuali incontri calendarizzati per rimanere costantemente informati sulle attività di propria competenza garantendo così una formazione continua che va a beneficio sia del dirigente sia dell’azienda stessa.
Per quanto riguarda invece l’obiettivo di ridurre il divario di genere, Federmanager e Confindustria intendono adottare azioni mirate e diffondere al contempo una cultura inclusiva e neutrale di crescita professionale e di equità remunerativa basata sulla meritocrazia. In tal senso vedono nella certificazione della parità di genere un’opportunità per le imprese per diminuire questo divario.
In conclusione, durante il Live Talk, un dato è emerso più volte: con il nuovo CCNL sono diversi gli elementi qualificanti che permettono in un tavolo di trattative di avvicinare le aspettative tra dirigente e azienda, anche attraverso il ruolo più incisivo dell’RSA.
Edo Tagliapietra. Dopo una lunga carriera da dirigente nel settore portuale e delle multi utilitys da alcuni anni si dedica alla libera professione nel campo della consulenza direzionale nei settori organizzativo, acquisti e gare (ambito sia pubblico che privato) e servizi di project management. Da oltre 10 anni ricopre ruoli dirigenziali in Federmanager sia a livello regionale che nazionale, attualmente è membro del Consiglio Direttivo di Federmanager FVG e Presidente del Collegio dei Probiviri nazionale.
Paolo Tormen. Managing Partner Ceccato Tormen & Partners. Consulente del lavoro che si occupa di gestione del personale, relazioni sindacali e processi di welfare, con un approccio concreto e diretto alle quotidiane problematiche della Divisione HR. Ha maturato una significativa esperienza nei settori della GDO, Logistica e in realtà industriali nazionali e multinazionali. Gli piace mettersi in gioco ogni giorno trovando soluzioni a problemi complessi. Si diverte nel fare formazione e sono referente di alcune Società del settore.
Ceccato Tormen & Partners. Società di consulenza del lavoro specializzata nell’amministrazione e gestione del personale (anche all’estero), nelle relazioni industriali, nei processi di esternalizzazione, ristrutturazione aziendale e nell’efficientamento dei processi interni (assessment & implementation). E’ una realtà fortemente radicata sul territorio, e fornisce consulenza a più di 300 clienti nazionali e internazionali e ai loro 140.000 lavoratori con dinamicità e professionalità attraverso soluzione specifiche come In-formazione Live, una forma di continuous updating live sui temi del personale organizzato settimanalmente ovvero l’App CTP che permette ai clienti di ricevere i nostri contenuti di aggiornamento, i nostri podcast e gli articoli di editoria.
I Live Talk sono incontri formativi on line sui temi e gli ostacoli connessi alla gestione del lavoro e del personale. Dedicati a chi si occupa di HR in azienda e cerca un aiuto innovativo per evolvere le proprie conoscenze in materia di risorse umane, i Live Talk sono organizzati da professionisti del settore che condividono conoscenze, soluzioni e casi studio pratici.
Edo Tagliapietra, Consigliere regionale e Presidente del Collegio dei Probiviri nazionale
Paolo Tormen, Managing Partner Ceccato Tormen & Partners