di Laura Fonovich
La Campagna elettorale che determinerà l’orientamento politico della Regione FVG è giunta all’ormai intensa fase finale. Spinta verso una modernizzazione del Friuli Venezia Giulia, infrastrutture, utilizzo efficace delle risorse residue, sostenibilità sociale ed economica e sburocratizzazione sono stati gli elementi salienti che hanno contraddistinto il dibattitto per la corsa alla presidenza. Un aspetto che ha trovato in accordo le parti è stato quello di affrontare il tema della sanità con un approccio diverso, di confronto, lasciando a margine le contrapposizioni politiche per lavorare coesi. Nella Sala d’Onore del comune di Palmanova erano presenti: Giorgia Tripoli (Insieme Liberi), Alberto Rigotto portavoce di Massimiliano Fedriga (Centro Destra), Gianluca Casali portavoce di Massimo Moretuzzo (Centro Sinistra) e Maria Sandra Telesca portavoce di Alessandro Maran (Terzo Polo). L’evento è stato organizzato da CIDA FVG in collaborazione con Federmanager FVG, UCID, AICA, Associazione La Prora, l’Associazione degli Ingegneri regionale e della provincia di Udine. A moderare l’intervento Daniele Damele, Segretario CIDA FVG e presidente di Federmanager FVG.
Per Giorgia Tripoli dietro ad ogni azione da compiere prima è necessario compiere un grosso lavoro di sburocratizzazione delle procedure semplificando i percorsi. In tal modo sarebbe possibile ricavare parte dei fondi che vanno ad alimentare la farraginosa macchina burocratica. Rispetto al futuro del territorio e all’eccessivo ammodernamento infrastrutturale, si chiede che tipo di regione vogliamo essere. Una regione che perderà parte delle proprie caratteristiche paesaggistiche a discapito dell’innovazione, o un territorio che invece le conserva e punta ad una qualità della vita, in cui il benessere fisico è un aspetto fondamentale?
Alberto Rigotto ha posto l’attenzione sulle opere infrastrutturali, in particolare su quelle che graviteranno intorno al Porto di Trieste, destinato a diventare fulcro dell’economia regionale, come il potenziamento dell’asse ferroviario Trieste-Venezia e Cervignano-Tarvisio, senza tralasciare le arterie secondarie. Si è poi soffermato sulla necessità di un ritorno alla sanità territoriale, obiettivo da raggiungere anche intensificando il rapporto tra Regione e Università. Per quanto riguarda invece ambiente e risorse rinnovabili, ha confermato che i contributi, se eletti, continueranno ad essere erogati, ma che ci sarà un maggior controllo sulle imprese richiedenti.
Gianluca Casali rispetto al programma elettorale presentato, ha dato risalto alla salvaguardia dell’ambiente, toccando uno dei temi emergenti di quest’ultimo anno quello della siccità. L’azione che propongono è quella di riconvertire i sistemi irrigui a scorrimento, ormai deteriorati, trasformandoli in sistemi a goccia. A questo si aggiunge la necessità di investire sul sistema della rete di tubature comunali che mediamente, per l’usura, perdono un 70% di acqua dal prelievo alla fonte. Un altro punto saliente sarà quello di ridare dignità ai Municipi ed al personale, sempre più scarso, in modo da poter intercettare le opportunità di impiego dei fondi residui.
Maria Sandra Telesca si è invece soffermata sull’inverno demografico a cui stiamo andando incontro e la fuga dei giovani che in Friuli Venezia Giulia supera la media nazionale del 9% con un 12%. La regione, pertanto, ha necessità di incentivare lo sviluppo infrastrutturale per andare verso un ammodernamento che sia conciliabile con una sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Innovazione e scienza sono sicuramente dei cavalli da battaglia su cui puntare. Sul tema della sanità ha invece sottolineato come problematiche legate ad aspetti gestionali ed organizzativi siano la causa principale che spinge medici ed infermieri ad andarsene.